Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10

Questioni di cosmetica

La convinzione che i mezzi siano il fine ultimo è dura a morire, soprattutto nell’orticello dei fanatici digitali.

Siamo condannati a subire un delirio di oggetti, applicazioni e strumentazioni che automatizzano tutto e di più ma poi, benefici diretti e vantaggiosi, quasi zero.

L’ultima genialata è quella riferita ai cassonetti della ‘monnezza’. L’amministrazione comunale della mia città (e il suo braccio armato di Veritas) hanno introdotto i cassonetti con la ‘calotta’ e la chiave elettronica personalizzata. Per carità, progetto da sostenere con tutte le forze e da replicare ovunque, anche alla luce delle mille potenzialità indotte che si declinano fino all’assurdo!

Ma passiamo alla prosa, lasciando la poesia ai fanatici digitali. Questo è il cassonetto più prossimo alla mia residenza,

Image may be NSFW.
Clik here to view.
2013-08-11 12.07.27

….. e la stessa situazione si ripete in tutta la città, con gli effetti immaginabili sotto il torrido solleone ferragostano.

Ripeto, per non scatenare polemiche, che il progetto è sano, la pubblicità e il supporto garantiti da Veritas pure e, questa evoluzione in senso ‘smart’ è in linea con quello che la tecnologia consente. Al netto del solito problema, ovvero: ‘La smart community è pronta CULTURALMENTE ed ETICAMENTE ad accogliere le progettualità che la traghettano verso la ‘CITTA’ INTELLIGENTE?’

Pane per i denti affilati dell’amico Michele che si sbatte su questi argomenti da tempo.

Attenzione che tutto ciò si replica nella campo dell’infomobilità (a Venezia abbiamo un tram ‘intelligente’ ma abbiamo perso i marciapiedi, i parcheggi e le piste ciclabili). Abbiamo il Parco Tecnologico collegato al polo universitario attraverso un sottopassaggio, ma manca un sensore e un ‘risolutore’ per gli allagamenti continui.  Ecc. ecc. Tutto ciò con una bella benedizione che sa di cosmetica: Venezia Smart City 2012!

Tornando al cassonetto, provo a declinare meglio il tema della ‘cosmetica’, che ha radici culturali profonde:
Chi ha potuto frequentare abitazioni private inglesi o francesi, spesso è inorridito di fronte all’incuria. Non nascondo che la sporcizia e l’incuria in cui la maggior parte di loro vive, mi crea ancora sgomento.

Non si può dire la stessa cosa delle parti comuni. La cura con cui gli inglesi o i tedeschi gestiscono ciò che è patrimonio della collettività è strabiliante.

Noi italiani abbiamo delle case immacolate, spendiamo un capitale in profumi e cosmetici ma, non abbiamo nessuna cura di ciò che è collettivo. Ovvio che, con questa mentalità, buttare l’immondizia nei cassonetti del riciclo o, ancora meglio lasciarli alla luce del sole è un passo quasi naturale.

Dunque, cari amministratori pubblici, non c’è tecnologia al mondo che possa cambiare cultura ed etica di un popolo che cura solo la cosmetica personale. Prima di investire in tecnologie, ricominciate dalla scuola e dalla famiglia. Il resto è solo ‘chiacchiere e distintivo!.

Questo è l’ultimo post prima delle ferie. Ci si riciccia a metà Settembre!


Image may be NSFW.
Clik here to view.
Image may be NSFW.
Clik here to view.

Viewing all articles
Browse latest Browse all 10